Chi l’avrebbe mai detto che un frutto come la mora potesse raggiungere una popolarità così alta? Eppure BlackBerry ha rischiato di essere conosciuta come “cavallina” (Leapfrog), perchè scavalcava gli altri telefoni o “fragola” (Strawberry), per la forma dei tasti che ricordavano i semi di fragola, ma “Straw-” non piaceva come suono e così si passò dalla fragola alla mora (BlackBerry appunto).
BlackBerry è il marchio commerciale dei dispositivi portatili smartphones, cioè i cellulari “intelligenti” (capaci di abbinare le funzionalità di telefono cellulare a quelle di gestioni di dati personali) prodotti dalla società canadese RIM (Research In Motion), il cui fondatore e co-CEO è Mihalis “Mike” Lazaridis.
Uno dei primi modelli è l‘850, un cercapersone con alcune funzionalità aggiuntive di agenda e di messaggistica tramite la tastiera full QWERTY. Via via si passò rapidamente ai dispositivi muniti di chiamate vocali, dapprima tramite cuffietta auricolare, per poi arrivare a quelli con l’altoparlante integrato e lo schermo a colori. I dispositivi che troviamo oggi negli store hanno migliaia di funzioni, sono ultra veloci, eleganti ed appariscenti, e vengono scelti anche per il design oltre che per l’hardware e il software.
La caratteristica principale, quella che distingue BlackBerry dagli altri dispositivi, è la gestione delle email: le email vengono consegnate da appositi server sul palmare, attraverso un servizio di push email, in tempo reale, senza che il client debba avviare una nuova ricerca di messaggi sul server, in modo analogo ai famosi e comuni SMS dei telefoni cellulari.
Un’altra esclusiva di BlackBerry è il PIN (simile ad un numero di serie o ad un codice IMEI, da non confondere con il Codice PIN della scheda telefonica SIM) ossia un codice univoco che identifica ogni dispositivo e che consente di utilizzare il palmare in modo simile ad una chat, scambiando messaggi, foto, podcast, comandi vocali e link con altri palmari BlackBerry di cui si conosce l’identificativo PIN.
Tutte queste agevolazioni, hanno fatto sì che BlackBerry diventasse un Must per tanti imprenditori, manager, uomini di affari e giovani rampanti. Per tutti loro la tastiera da strumento virtuale sta diventando sempre più fisica, reale. I testi, sequenza di caratteri e lettere, prendono forma e materializzano gli interlocutori.
Come le idee di Platone e/o la sostanza di Aristotele che oltre alla valenza logica assumono una valenza ontologica: esse danno un’effettiva significatività, una realtà concreta ad un linguaggio astratto, informatico. Vista la grande concorrenza con iPhone e Android, RIM ha un futuro? Sì, solo se riuscirà a mantenere la propria identità e a facilitare e velocizzare sempre più la comunicazione.
Articolo pubblicato GIOVEDì 23 FEBBRAIO 2012 su “Parola di Filosofo” sezione blog di “20centesimi”, a cura di Mario Carparelli.
Fonte: http://20centesimi-paroladifilosofo.blogspot.it/2012/02/la-mora-piu-diffusa-in-tutto-il.html